"I sentieri si costruiscono in viaggio." (Franz Kafka)
Asolo è la nostra casa … da qui ripartiremo!
Siamo tornati ancora qui, nella "Città dai cento orizzonti" come la definì il poeta Giosuè Carducci, per festeggiare Fantadia.
Asolo è quel luogo sacro che ci ha insegnato silenzio e poesia, dove si giunge stanchi, con le scarpe rotte per il continuo peregrinare e, al tempo stesso, Asolo è il punto da dove si riparte carichi di energia e di sogni da realizzare.
Immagini, sensazioni, vibrazioni, sentimenti, tappezzeranno le pareti della nostra anima e ci racconteranno, le cento e le mille visioni del mondo: "ORIZZONTI VICINI- Valter Binotto" per annullare le distanze e tenersi per mano, "IN VIAGGIO NELLA LUCE...CONTRO - Oreste Ferretti" per inebriarsi di pulsazioni, di odori, di colori, di profumi; "DENTRO - Francesco Fontana" per esplorare stanze mute, dolorose, tenute segrete da porte impenetrabili di ferro e "CROSSROADS - Gruppo Mignon" per scambiarsi un sorriso negli incroci, dove invece si continua a correre senza guardarsi negli occhi e ci si chiede il perché.
Ma tutti questi esclusivi racconti a noi non bastavano, e "nel colmo della notte, a volte, accade che si risvegli, come un bimbo, il vento. Solo, pian piano, vien per il sentiero, penetra nel villaggio addormentato", svelando cosi’ l’incanto della musica e delle immagini in una piazza dalle pallide case.
Intanto, nell’ora del crepuscolo, dal Castello misterioso, udiremo suoni provenire dal Teatro; che accompagneranno altri momenti e nutriranno ancora sentimenti assetati, prima che diventino aridi.
IL VIAGGIO COME METAFORA DELLA VITA
Ci siamo chiesti perché si viaggia? Quale metafora si nasconde dietro questo desiderio irrefrenabile di muoversi? Crediamo che la risposta sia la necessità di trovare un punto di riferimento che ci aiuti a conoscere meglio noi stessi. Forse si viaggia anche per imparare ad amare o per essere amati, per lenire un dolore, o per dare sfogo alla rabbia o perché non si ha più nulla in cui credere. Si viaggia per aiutare il prossimo o per farsi aiutare, per incontrare qualcuno o per abbandonare qualcun altro, per fuggire da noi stessi o per indagare nel profondo della nostra anima. Si viaggia per cercare un posto dove si narrano ancora le favole e dove i cieli azzurri sono sempre screziati dagli arcobaleni.
Qualunque sia il viaggio portate però sempre il vostro cuore perché è forse questo che si cerca nella vita, nient’altro che questo, la più grande sofferenza possibile per diventare se stessi prima di morire.
Dante Alighieri nella Divina Commedia dicendo “Nel mezzo del cammin di nostra vita …” si accingeva a raccontare il viaggio.
Ma non un viaggio qualsiasi, bensì il viaggio interiore, metafora della nostra vita, compiuto da un uomo e portato ad esempio di tutti gli uomini.
Con le sue allegorie il poeta ci indica come la parola “vita” molto spesso viene associata alla parola "viaggio", per questo la Commedia Divina può essere considerata un percorso verso la salvezza attraverso l’analisi di tutte le passioni umane che ci allontanano da essa.
Il Sommo Poeta dipinge un ritratto dell’umanità con i suoi vizi, le sue perversioni ed anche con i suoi aspetti di generosità e di amore.
Vorremmo che questo incontro di Asolo possa allora donarci un pensiero, un sorriso prima di riprendere un nuovo viaggio e costruire nuovi sentieri per diventare migliori!
Francesco Lopergolo